Il decreto attuativo pubblicato dal MITE per l’accesso al Fondo per la transizione energetica del settore industriale, definisce le procedure per le imprese facenti parte di settori e sotto-settori ritenuti esposti a un rischio concreto di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio.
Agevolazione
Il decreto attuativo prevede la possibilità da parte delle aziende di richiedere l’accesso al fondo perduto «perequativo» per il rimborso dei costi sostenuti per la compensazione delle emissioni di Co2 indirette nella bolletta elettrica. Il contributo non potrà essere superiore a 150 mila euro per ciascuna azienda, la quale deve avere avuto un peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019. I rimborsi previsti vanno da un massimo del 30% ad un minimo del 5%, sempre entro il limite dei 150 mila euro.
Spese ammissibili
Le imprese che fanno parte dei settori e sotto-settori individuati, dovranno aver sostenuto costi delle emissioni indirette tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021.
Soggetti Beneficiari
Sono le imprese che operano in uno dei settori o sotto-settori principali, di seguito elencati:
- metallurgico;
- conciario;
- chimico;
- cartario.
I seguenti sotto-settori dei gas industriali:
- idrogeno e composti ossigenati inorganici.
Rimane in ogni caso possibile accedere al beneficio indipendentemente dall’appartenenza delle imprese al sistema di scambio ETS.
Tempistiche e procedure
Le domande possano essere presentate dalle ore 9.00 del 25 luglio 2022 alle ore 19.00 dell’8 agosto 2022 inviandole ad Acquirente Unico S.p.A., la società di servizi del GSE, che è il soggetto gestore.